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In risposta all’emergenza sanitaria causata da COVID-19, le autorità thailandesi hanno decretato lo stato di emergenza nazionale, dal 26 marzo fino al 30 giugno. Non sono consentiti i transiti aeroportuali. Dal 21 marzo sono inoltre chiuse tutte le frontiere terrestri. È fatto divieto a tutti gli stranieri di entrare nel territorio thailandese. Eccezioni sono previste per il rientro dei cittadini thailandesi all’estero, diplomatici, persone impiegate nel trasporto di merci necessarie, equipaggi di aerei e navi, e persone in possesso di un permesso di lavoro. Ad eccezione degli equipaggi e del personale impegnato nel trasporto di merci necessarie, a tutti è richiesto un certificato medico “fit to fly” rilasciato non più di 72 ore prima della partenza. Phuket è chiusa ai collegamenti terresti e marittimi. Lo spazio aereo dell’isola rimarra’ chiuso ancora a tempo indeterminato, secondo quanto annunciato dal Governatore provinciale. Sul territorio thailandese, potranno essere introdotti divieti di accesso a specifiche aree designate dalle autorità . I governatori provinciali potranno decidere autonomamente se chiudere attrazioni turistiche come parchi o spiagge. Sono proibiti tutti gli eventi che prevedono assembramenti di persone. Sono state inoltre introdotte pene molto severe per la diffusione di notizie false sul COVID-19, anche tramite social network. La popolazione è inviata ad evitare i viaggi non essenziali verso altre province e sono stati istituiti posti di blocco con controlli dei documenti. Potrebbe essere richiesto di indossare mascherine e installare una speciale Tracking app.
 Il 16 maggio è stata disposta la proroga, fino al 30 giugno, della sospensione del traffico aereo internazionale in arrivo. Thai Airways ha sospeso la tratta aerea Fiumicino-Bangkok e Milano-Bangkok. Si sta registrando una drastica riduzione del traffico aereo su scala globale, con conseguenti difficoltà nel raggiungere l’Italia e l’Europa. Ai connazionali presenti nel Paese e che intendano rientrare in Italia, si raccomanda di verificare l’operatività del proprio volo o di individuare rotte alternative ancora praticabili con la compagnia aerea di riferimento.
Misure restrittive vengono applicate anche per i viaggiatori in arrivo su navi da crociera provenienti da paesi dove si sono registrati importanti casi di contagio (tra cui l’Italia). Tutte le persone, prima dello sbarco, dovranno osservare un periodo di quarantena di 14 giorni a bordo della nave, mentre sono previste una serie di adempimenti da parte del Comandante della nave (tra i quali l’invio di documentazione attestante l’assenza per i passeggeri di sintomi di contagio da COVID), la cui violazione viene sanzionata con una multa.
Il governo della Thailandia ha inoltre approvato, il 21 aprile, una proroga automatica fino al 31 luglio per i visti dei cittadini stranieri nel Paese. I cittadini stranieri in Thailandia i cui visti siano scaduti a partire dallo scorso 26 marzo potranno soggiornare nel paese fino al 31 luglio senza presentare domande per la proroga.